Tour de France 2018, Thomas: “Voglio dire ai ragazzi che devono sognare in grande, il duro lavoro paga sempre”
Grande emozione per Geraint Thomas sul podio finale del Tour de France 2018. Nel giorno del suo successo più importante, tanto desiderato ma sinora forse mai realmente creduto, il corridore del Team Sky si presenta sul sugli Champs Elysées con la bandiera del suo Galles, simbolo della fiera appartenenza ad un popolo e una regione. Le lacrime della cronometro non si ripetono, ma è chiaro che l’ex pistard, ex pavearo, ex cronoman e ora anche scalatore tra i più forti, simbolo del duro lavoro e della tenacia e costanza che contraddistingue i campioni, vive momenti intensi con Parigi, la Francia e il Mondo ai suoi piedi.
“Non sono bravo a parlare, la farò breve”, esordisce dunque nel suo discorso che inizia nel modo più tradizionale, con il ringraziamento ai compagni e alla squadra, “incredibili per tutta la corsa”. Talmente emozionato da non ricordarsi i nomi di tutti i suoi compagni che lo hanno scortato verso questo successo (sarà Tom Dumoulin a ricordargli l’ultimo, il sempre presente e prezioso Michal Kwiatkowski), ovviamente ha parole speciali per Chris Froome, con il quale corre da dieci anni e con il quale ha condiviso questa avventura: “Ho grande rispetto per Froomey, sarebbe potuto essere strano, sarebbero potute esserci tensioni, ma lui è un grande campione. Avrò sempre un grandissimo ripetto per lui, davvero grazie tantissimo”.
Ovviamente, parole di apprezzamento anche per Dumoulin, l’uomo che lo affianca sul podio, l’unico realmente in grado di impensierirlo in queste tre settimane e che senza le cadute e penalizzazioni gli sarebbe davvero molto più vicino. Con un ringraziamento anche a sua moglie, anche lei inzialmente dimenticata, “sempre al fianco nei momenti difficili”, e alla folla che in realtà non sempre è stata “straordinaria e di grande supporto” come il gallese esprime, il suo discorso è tuttavia soprattutto una dichiarazione d’amore al Tour, al ciclismo e alla passione che lo ha spinto a credere nei suoi sogni. Come incita a fare tutti coloro che hano un segno, senza mollare.
“Ho iniziato il ciclismo a causa di questa corsa – spiega – Mi ricordo che tornavo di corsa a casa dopo scuola per vederlo in TV. Il mio sogno era poterlo correre e ci sono riuscito nel 2007. Ora sono qui, in maglia gialla, è incredibile. Davvero un sogno diventato realtà […] Voglio dire ai ragazzi che devono sognare in grande: se ti dicono che non puoi farcela, credi in te stesso, continua a lavorare duramente. Ci saranno alti e bassi, ma devi continuare a credirci. Tutto è possibile, il duro lavoro paga sempre“.
Segue un ‘mic drop‘ e cala il sipario sul Tour de France 2018 vinto da Geraint Thomas. In casa Sky cominciano i festeggiamenti anche se tutti pensano già a cosa potrebbe succedere l’anno prossimo. Ma questa è tutta un’altra storia, almeno per adesso.
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